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Giovanni Laera su Bologna in Lettere
Per Bologna in lettere Sonia Caporossi dedica una nota critica a Fiore che ssembe di Giovanni Laera.
Oggi è la giornata di Giovanni, che in queste ore è a Barcis per riscutere il premio come finalista al premio Giuseppe Malattia della Vallata, sempre per le sue poesie in dialetto di Noci.
“Si arriva anzi a ritenere, andando avanti con la lettura, che sia proprio a causa delle esigenze pulsionali e irripetibilmente soggettive e private della parole che l’ordine classico del passaggio di codice dall’italiano al vernacolo sembra sovvertito nel suo contrario: esso, in realtà, ha compiutamente trovato un ordine logico-comunicativo nel trapasso consunstanziale tra la lingua madre e una sorta di lingua padre, per così dire, adulta e matura, che non opprime più il parlante nello strazio socioantropologico e psicanalitico dell’abbandono e della nostalgia.”
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