

Il mondo è bello perché è variopinto, persino in un genere considerato elitario come è la poesia. E infatti oggi, in un pezzo a tema (SOS Poesia) firmato da Antonella Rossi e uscito su iO Donna del Corriere della Sera, ci è capitato di leggere a poche righe di distanza i nomi di Daniela Gentile e Rupi Kaur, che sono forse la cosa più diversa che ci si possa mai immaginare, in poesia, diverse come la notte e il giorno o come i due poli del pianeta Terra. Viva la poesia!

Oggi su Atelier Poesia una nota di lettura a Zanzara meno tennis di Gianmaria Giannetti a firma di Giulio Maffii.

Citando Calvino, un buon libro non esaurisce mai di dire il proprio messaggio. Ecco che a cinque anni esatti dalla sua uscita ancora recensiscono questa bellissima raccolta di Alessandro Silva, di cui quest’anno pubblicheremo una seconda edizione rivista.

Oggi, sulla Gazzetta del Mezzogiorno, un lungo articolo firmato da Lino Angiuli su alcuni esempi di poesia che provano a superare il Novecento non rinnegando ma anzi recuperando la tradizione. Fra gli altri, Angiuli cita come esempio ‘Cantare del deserto’ di Elvio Ceci: “un poema scandito «in stazioni» e costruito con strofe regolari di cinque versi rimati: una soluzione rara e minoritaria, che ci auguriamo venga adocchiata da altri giovani interessati a produrre una poesia lontana dall’esangue frammentarismo ereditato dal Novecento.”

Oggi su La Nazione Michele Brancale recensisce il nostro Roberto R. Corsi.


Oggi su Ridondanze una bella nota di lettura a Fiore che ssembe di Giovanni Laera a cura di Mauro Pierno:
È la fascinazione della traduzione del se stesso, che trovo straordinario in questo libro. L’autore, Giovanni Laera, di cui mi onoro essere amico, tenta con una scrittura innovativa, mi riferisco al logos del dialetto, alla trasposizione del reale che passa dal pop, inteso come coacervo di sentimento popolare, istintuale, substrato culturale, personalissimo – l’accezione dialettale per intenderci – passa dicevo, dal pop al lirismo con un esercizio di traduzione di stesso

Su Literary Vincenzo Lauria recensisce La perdita e il perdono di Roberto R. Corsi.
Una raccolta che ha il coraggio di fare domande e di concedersi di trovare risposte di contenuto (con profondità e chiarezza di pensiero).

Oggi su Repubblica Bari un articolo di Vittorino Curci sulla poesia di Daniela Gentile che è una nostra autrice ma soprattutto una nostra amica. Daniela ha pubblicato ad oggi due libri, uno con noi e uno con Nervi, entrambi bellissimi sia per i testi che sotto il profilo estetico, collabora con la rivista Formavera e questo, ovviamente, non è che l’inizio.
