Cantare del deserto su Poetaturm Silva

Esce su Poetarum Silva, a cura di Carlo Tosetti, la recensione di Cantare del deserto di Elvio Ceci.

Ho espresso più volte e pubblicamente la mia ideale contrapposizione alla cosiddetta “poesia sociale” e questo non perché non ne riconosca il lampante valore, sia educativo e rivoluzionario, sia prettamente letterario (che riguarda cioè la forma del verso).
La storia umana è costellata da libri messi all’indice, bruciati, confinati in antri inaccessibili e tutto ciò a causa della potenza chiarificatrice e sovversiva della parola.
Il mio (peraltro morbidissimo) antagonismo è dovuto unicamente al senso di pericolo che mi incute il tentativo di incanalare il verso in una precisa direzione, omologando quindi l’infinita potenziale gamma espressiva della poesia (invero, a mio giudizio, gamma oggi piuttosto “finita”), specialmente quando il corteo di “poeti sociali” è condotto da personaggi influenti nell’ambiente poetico e, in generale, culturale: personaggi che possono generare innumerevoli (e scontati) epigoni.

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