Luce a Sud Est, VI edizione: la giuria e i finalisti

Con l’edizione 2018-19 siamo arrivati alla VI edizione di Luce a Sud Est, concorso di scrittura sociale promosso da Pietre Vive in collaborazione con l’associazione Il Tre Ruote Ebbro, che nel tempo – al di là di tutte le polemiche che si interrogano se ci sia ancora spazio e necessità, in Italia, per una poesia sociale – ci ha effettivamente dato alcune delle nostre opere più forti sul piano tematico e formale. Dovrà pur significare qualcosa.


La giuria

Negli anni, le varie giurie a cui chiediamo di giudicare le opere che partecipano al concorso, sono formate più che da tecnici ed “esperti” del settore editoriale, da lettori e appassionati: visto che i libri sono destinati a loro, è bene che siano i lettori a dirci cosa preferiscono. Per una maggiore trasparenza nel concorso, segnaliamo qui i nomi della giuria di questa edizione:

Alessandra Ruggiero (Reggio Emilia) impiegata di concetto

Emanuele Andrea Spano (Gavi), insegnante, redattore di puntoacapo Editrice di cui dirige la sezione Collezione letteraria e collabora con l’Almanacco Punto della poesia italiana

Giulia Fuso (Perugia), autrice

Rossella Renzi (Conselice), insegnante, autrice, redattrice dell’annuario di poesia Argo e del periodico online Poesia del nostro tempo

Roberto R. Corsi (Firenze), autore ad interim, conredattore del portale di poesia Perìgeion


La prima selezione

Come ogni anno, delle opere pervenutici per il concorso, vi sono state due selezioni.
Per entrambe, le discriminanti principali sono state le qualità stilistiche e l’originalità dell’opera, e l’aderenza al tema e al sentimento del concorso.
La prima selezione, dunque, ha portato a questa serie di nomi:

Amnesia dell’origine, Sergio Gallo

Bollettino erotico, Francesco Salvini

Cantare del deserto, Elvio Ceci

C’era una volta e c’è… la Voce della pietra, Cosimo Pentassuglia

Istruzioni alla rivolta, Davide Galipò

Note sul funzionamento di una macchina gigante, Andrea Piccinelli

Quarantacinque operette, Vincenzo Mastropirro

Mentre la seconda selezione ha portato a ridurre la rosa dei testi a:


I finalisti

Bollettino erotico, Francesco Salvini

Cantare del deserto, Elvio Ceci

Istruzioni alla rivolta, Davide Galipò

Note sul funzionamento di una macchina gigante, Andrea Piccinelli

 

Fra loro quattro la giuria sopra designata, fra circa un mese, indicherà il vincitore di questa edizione del concorso.
Ricordiamo anche che il premio del concorso consiste nella pubblicazione dell’opera vincitrice.


Nota di merito

Infine, anche se escluso dalla scelta finale, e per quanto poco possa essere, ci preme segnalare con una nota di merito l’opera

C’era una volta e c’è… la Voce della pietra di Cosimo Pentassuglia

per il suo appassionato lavoro, ottimamente scritto, realizzato a salvaguardia del patrimonio rupestre della Puglia.


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