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Libri multimediali e cieli di marmellata
Lo abbiamo scoperto pochi giorni fa – per la serie I BEATLES SONO SEMPRE AVANTI – ma il primo libro interattivo, realizzato poco più di una decina di anni fa, è stata una versione avveniristica di Yellow Submarine formato digitale, che negli ultimi anni è stata superata da altri testi con grafiche modernissime e assai avvincenti.
Per metà libro per metà animazione, per metà video per metà repertorio sonoro e musicale, perché funzionano così i libri digitali, ibridi senza un vero genere che trovano la loro perfezione nella promiscuità dei sensi. Sono interattivi: puoi scegliere se leggerli o guardarli o ascoltarli o giocarci, puoi includerci contenuti a più livelli, cliccare e aprire nuovi piani di lettura, leggerli in più lingue intercambiabili con tanto di pronuncia inclusa. Qualcuno ci ha detto che, proprio per questa loro promiscuità, forse non sono propriamente libri, ma noi non siamo d’accordo. Se per voi un libro è un insieme di fogli di carta con le parole stampate, allora anche una guida telefonica è un libro e per qualcuno forse lo è. Ma se il libro è un contenitore di storie allora i libri multimediali sono libri a tutti gli effetti, solo molto accattivanti dal punto di vista grafico.
Alla fine i Beatles ce lo hanno insegnato. Quando tutti gli altri, copiandoli, facevano film finto-documentari sulle vite spostate delle giovani rockstar in tour, loro che già non facevano più concerti da un pezzo, inventarono i film a cartoni animati dove la realtà – che a fine anni ’60 cominciava timidamente a passare dal bianco e nero ai colori – esplodeva e si espandeva verso i cieli di marmellata di Lucy.
B.DIGITAL, CORSO PER LA CREAZIONE DI LIBRI MULTIMEDIALI CON EPUB3, docente Luca Campagnoli
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