Murgia muore
Autore: Vincenzo Cervellera
“Quando mi diceva: “Scopri la verità che è in te, metti a fuoco le contraddizioni più evidenti, scava la corteccia ammuffita e creati nuovo, plasmati nuovo, libera nella tua coscienza la libertà affogata dalla forma. Raggiungi il concetto. Scardina il luogo comune della tua esistenza subordinata, del tuo individualismo. Conosciti, figlio, e conoscerai gli altri”. Quando mi parlava era l’alba. Ora, attraverso la memoria, mi è difficile riferire i colori, persino le forme. Un’alba in campagna è un’alba irripetibile che si ripete con monotona tristezza. Mio nonno era un contadino che all’alba mangiava pane e pomodoro. Beveva vino. Sapeva scrivere appena. Mio nonno e il suo trullo. Mio nonno, il suo trullo, tre noci e un cervone.”