Quelli di Orsara Jazz. Una storia pugliese
Michele Ferrara e Sergio Pasquandrea
“Ci sono due strade per arrivare ad Orsara, a seconda che si venga dall’Adriatico oppure dal Tirreno. Chi arriva da est deve passare per Foggia. Da lì si comincia a salire: prima si procede sprofondati nel Tavoliere, con i suoi orizzonti bassi e piatti, sigillati dalla mole scoscesa del Gargano; poi, man man che ci si avvicina a Troia, il paesaggio si trasforma in un’ondulazione continua di colline, che lasciano spazio alle prime alture del Preappennino Dauno, disteso tutto intorno alla pianura come un grande anfiteatro. Chi invece arriva da ovest deve transitare per Benevento e da lì dirigersi verso Avellino, attraversando le montagne dell’Irpinia. A seconda della stagione, si incontreranno boschi, valli, e poi vasti campi coltivati a grano, d’estate, oppure neri di stoppie bruciate, d’autunno, o bianchi di neve nella stagione invernale…”