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ORSARA JAZZ è stato uno dei più longevi festival italiani: dal 1990 al 2017, ha portato in un piccolo borgo montano dell’Appennino Dauno tanti protagonisti del jazz italiano, europeo e mondiale. Nato dalla passione di un gruppo di amici, si è trasformato negli anni in un efficace volano di sviluppo per un territorio difficile, isolato, lontano dai grandi flussi turistici. Una vera e propria scuola di crescita economica e civile, che a partire dal 2004 ha anche dato vita a seminari musicali di alta formazione (Orsara Jazz Summer Camp) organizzati in collaborazione con prestigiose istituzioni musicali europee ed americane. Il festival ha inoltre prodotto dischi, concerti, mostre, pubblicazioni di libri, in un’ottica culturale aperta.
Questo libro, basato su un lungo lavoro di ricerca e di interviste, intende ricostruire l’esperienza di Orsara Jazz, preservarne la memoria, indicare una direzione di sviluppo. Nello stesso tempo racconta la storia di un’iniziativa che partita da zero è cresciuta ed ha coinvolto, negli anni, un’intera comunità.
Michele Ferrara. Nato a Orsara di Puglia (FG) nel 1959. Vive a Napoli città in cui si è laureato in Ingegneria Elettronica, lavora in un’azienda Aerospaziale.
Appassionato di musica da sempre, musicista e musicologo per diletto, Strategic e Creative Consultant. Ha collaborato con ANDJ (Associazione Napoletana Diffusione Jazz), ALADIN (Armonia-Lettere: Accademia Degli Incerti), Centro Italiano di Musica da Camera, ha scritto articoli per riviste musicali (Konsequenz, Jazzit, Sismografo). Coideatore nel 1990 di Orsara Jazz, nel 1991 è stato fra i fondatori dell’Associazione Orsara Musica di cui è presidente dal 2004.
Sergio Pasquandrea. è nato a San Severo (FG) nel 1975. Dal 1993 vive a Perugia, dove insegna Lettere in un Liceo.
Nel 2007 ha ottenuto il Dottorato in Linguistica presso l’Università di Pisa e ha condotto ricerche come assegnista post-doc per l’Università per Stranieri e l’Università degli Studi di Perugia. Ha conseguito il diploma di Solfeggio e di Compimento inferiore (V Anno) in Pianoforte presso il Conservatorio di musica “U. Giordano” di Foggia, per poi proseguire l’attività amatoriale come pianista jazz. Da circa vent’anni lavora come giornalista e critico musicale per la rivista Jazzit. Ha inoltre scritto per Il giornale della musica e per i blog Nazione Indiana, La poesia e lo spirito, Jazz nel pomeriggio, Words Social Forum, Artmaker e Carte sensibili.
Ha pubblicato nel 2014 il volume di racconti Volevo essere Bill Evans (Fara) e nel 2015 il saggio Breve storia del pianoforte jazz. Un racconto in bianco e in nero (Arcana Editrice). Di prossima uscita, per EDT, il saggio Brad Mehldau. Ritratto di un pianista eclettico, scritto in collaborazione con il pianista jazz Carlo Morena.
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Pagine | 302 |