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“La grande insegna “Oliva. Fotografia, Zincotipia, Fototipia”, issata ai primi del Novecento sulle pareti dello studio, al centro del crocevia d’ingresso a Locorotondo, è il primo documento della nascente, e già florida, fabbrica delle immagini fotografiche, in uno dei primissimi centri del sud Italia capaci di inventare il mestiere della ripresa e della stampa. Da Napoli e da Bari – dove Francesco Paolo Oliva si era formato e da dove attingeva i mezzi e i materiali utili all’impresa – proveniva un sapere ben maturo e articolato, trovando soprattutto nei più internazionali Naya e Sommer (Napoli), nel milanese Bambocci (Bari), negli Antonelli (Bari), Messia (Martina Franca), De Mattia (Lecce) e Parodi (Taranto), i primi riferimenti per l’invenzione della fucina – l’atelier – e del mercato nuovo della fotografia”. Roberto Lacarbonara
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Curatore | Roberto Lacarbonara |
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Pagine | 224 |