Approssimazioni e Convergenze

Sergio Pasquandrea

10,00 
SKU: 978-88-99076-26-9

Descrizione

Qual è il limite estremo della parola poetica? Fino a che punto essa può smaterializzarsi nell’astrazione e quanto, invece, può aderire alla cosa in sé? È possibile tendere i rapporti semantici, rimanendo però il più possibile vicini alla corporeità? Questo libro è un’esplorazione sulle potenzialità della parola. Si articola in due parti, distinte ma speculari: la prima, Approssimazioni, ha come asintoto il corpo femminile, che è sé stesso, nella sua fisicità più erotica, ma si identifica anche con la Parola assoluta; la seconda parte, Convergenze (sottotitolo “Contributo a una storia della Bellezza”), si misura con una serie di quadri del Rinascimento, ai quali i versi danno voce, nel tentativo di circumnavigare quell’esperienza di per sé ineffabile che è il Bello.
Nel suo corpo a corpo con il Senso, “Approssimazioni/ Convergenze” vuol proporsi come un’utopica coincidentia oppositorum: massima esattezza descrittiva e, insieme, massima astrattezza speculativa.

Illustrazioni di Michela Neglia e Sergio Pasquandrea

Sergio Pasquandrea (San Severo, 1975) vive e lavora a Perugia, dove insegna lettere in un liceo. Si occupa inoltre di giornalismo musicale in ambito jazz. Ad oggi ha pubblicato le plaquette Topografia della solitudine (Fara) e Parole agli assenti (Smasher), e le raccolte Approssimazioni (Pietre Vive), Oltre il margine (Fara) e Un posto per la buona stagione (qudu) oltre a numerosi testi in riviste e antologie. È inoltre autore del libro di racconti jazz Volevo essere Bill Evans (Fara) e del saggio Breve storia del pianoforte jazz. Un racconto in bianco e in nero (Arcana).

Informazioni aggiuntive

Autore

Illustratore

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Genere

Anno

Formato

Pagine

104

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